I portafogli degli italiani

L’Italia è al tredicesimo posto della classifica Ocse per quanto riguarda il livello di educazione finanziaria. Ho voluto verificare in prima persona se la situazione fosse così nera, andando a spulciare direttamente nei portafogli degli italiani. Come?

Su ogni scheda delle aziende presenti su Fineco si può vedere la percentuale* di clienti che possiede il titolo.

*L’insieme dei “Clienti Fineco”  considera  i clienti che hanno fornito il consenso al trattamento per finalità commerciali dei propri dati personali ai sensi del D. Lgs. 196/2003  ( cd. Codice privacy). La percentuale indicata si riferisce la numero di dossier che possiedono lo specifico titolo rispetto al numero di dossier con la stessa asset class in portafoglio. [Fonte: sito Fineco]

I risultati che seguono non sono quindi rappresentativi della totalità degli investimenti degli italiani, ma dovrebbero restituire una fotografia verosimile delle preferenze in campo finanziario.

I risultati

Gli italiani amano l’Italia, amano le banche e il profumo del petrolio. Qui di seguito ho elencato in ordine decrescente i titoli più popolari.

  1. Eni, presente nel 19% dei portafogli
  2. Unicredit, presente nel 15.4% dei portafogli
  3. Intesa, presente nel 14.9% dei portafogli
  4. Enel, presente nel 12% dei portafogli
  5. Telecom, presente nell’11.7% dei portafogli
  6. Leonardo, presente nel 9.1% dei portafogli
  7. Fca, presente nel 6.9% dei portafogli
  8. Generali, presente nel 6.9% dei portafogli
  9. Banco BPM, presente nel 5.5% dei portafogli
  10. Poste Italiane, presente nel 4,7% dei portafogli

Seguono Fineco, Ferrari, A2A, Azimut, Bper Banca, CNH, Mediobanca e Nexi tutte presenti nei portafogli di 2 o massimo 3 clienti su 100.

La parte più divertente è ora quella di confrontare questi dati con le percentuali di clienti che possiedono aziende internazionali cresciute maggiormente negli ultimi 10 anni.
Partiamo dalle FAANG:

  1. Facebook, presente nell’1.4% dei portafogli
  2. Amazon, presente nel 3.7% dei portafogli
  3. Apple, presente nel 5.1% dei portafogli
  4. Netflix, presente nel 1% dei portafogli
  5. Google, presente nel 1.4% dei portafogli

Ebbene sì, signore e signori abbiamo un primo verdetto: gli italiani preferiscono acquistare le azioni delle Poste Italiane piuttosto che quelle di Netflix, Google, Facebook e Amazon.
Ecco le performance a confronto dei due titoli negli ultimi anni (scorrete la barra centrale da destra verso sinistra e viceversa per vedere il confronto).

Provando ad andare oltre le FAANG scopro che le azioni Tesla sono detenute dal 2.4% dei clienti Fineco.
Eni dal 20%, Tesla dal 2.4%. Eppure il confronto delle performance è impietoso, a voi fare il giochino.

Stesso discorso per altre grandi compagnie che hanno un brand solido e consolidato a livello mondiale, come Microsoft o Disney presenti a tutti gli effetti nella nostra vita da più di 30 anni.

Alcune delle aziende più innovative a livello internazionale sono tutt’ora bistrattate o fuori dai radar degli italiani. Mi riferisco a Zoom (di cui ho parlato già in due articoli, qui e qui), Roku, Peloton o Teladoc tutte presenti nello 0.1% dei portafogli dei clienti Fineco.

Conclusioni

Le scelte degli italiani in quanto a investimenti denotano una marcata preferenza per le aziende italiane e una bassa (e insufficiente) esposizione sui mercati internazionali. C’è tanto passato e poco futuro, poco coraggio e poca ricerca d’innovazione. I portafogli degli italiani sono come un libro impolverato e dimenticato in soffitta: ti ricordi di averlo solo quando devi liberartene.
E voi avete qualcosa in soffitta?

Buoni investimenti a tutti.

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