I mercati sono fatti dalle persone e spesso le persone hanno reazioni esagerate, sia in un senso che nell’altro. L’eccitazione del momento spinge ad acquistare le azioni più popolari a prezzi esorbitanti e subito dopo a venderle a prezzi più bassi, non curandosi dei fondamentali. Da novembre a oggi è andato in scena questo: entusiasmo irrazionale seguito da panico altrettanto irrazionale. Molte aziende growth hanno perso dal 30 al 50% del loro valore tornando di fatto a trattare a multipli più ragionevoli.

Uno scossone piuttosto forte che ha avuto effetti considerevoli sul portafoglio personale, calato di quasi il 25% in pochi giorni. Nonostante ciò non ho venduto una singola azione, al contrario ne ho approfittato per acquistare azioni di aziende che tenevo d’occhio da un po’ di tempo.

Tra febbraio e marzo ho investito su Square, Yext, Piedmont Lithium, Boston Omoha, Crispr, Curiositystream e Upstart. La gioia più grande, e totalmente inaspettata, è arrivata da Upstart che, in seguito a un’incoraggiante trimestrale e guidance positive per il 2021, è salita del 160% in una settimana.

Infine ho fatto un piccolo investimento su 2 SPAC. Uno è pura speculazione in quanto non si conosce ancora quale possa essere l’azienda che si quoterà tramite il suddetto SPAC. L’altro, che nell’excel compare come “Investimento gamechanger 12” farà quotare tra non molto tempo un’azienda che reputo davvero intrigante. Tuttavia, visto l’elevato rischio di questi strumenti, preferisco aspettare a parlarne sul blog, almeno finché non si avranno più dettagli.
Vi auguro una felice Pasqua e buoni investimenti.