Iniziamo a differenziare
Febbraio passa veloce e il portafoglio, iniziato a fine dicembre, timbra il suo primo importante traguardo: +20%. Sentiti ringraziamenti a iQiyi-il cosìdetto Netflix cinese di cui ho parlato in questo articolo-che dopo un buon earning report ha visto le proprie quotazioni schizzare verso l’alto, ad ora sono quindi vicino a un +100%.
Questo mese il mio portafoglio ha visto pochi movimenti, il più grosso dei quali è stato all’insegna della diversificazione. Ho acquistato un ETF sull’oro fisico con un peso del 7% sul totale. L’oro è da sempre considerato un bene rifugio quindi averlo in portafoglio in piccole quantità non può che far bene.
Altre operazioni degne di nota sono state:
-trading di brevissimo periodo su Electronic Arts (+15% in 2 giorni);
-iniziato piano di accumulo su mercati emergenti (vorrei arrivare ad un 10% del portafoglio massimo);
-chiusura posizione NIO (produttore auto elettriche cinesi) per un profitto del 27%;
-acquisto azioni Electronic Arts per medio-lungo periodo (2 anni).
Prossime mosse
Come anticipato ho iniziato un piano ad accumulo su un ETF mercati emergenti dell’area asiatica. Mentre la Cina continua a crescere, bisogna tenere d’occhio chi spinge da dietro. La terza grande potenza del prossimo decennio sarà…(rullo di tamburi)…l’India (approfondirò la questione in futuro).
Come è ripartito geograficamente l’ETF che ho scelto?
Il 54% offre un’esposizione sui mercati asiatici emergenti, mentre il restante su altre aree del mondo tra cui Sud America e Africa. Le commissioni di questo strumento sono molto basse (0.25% annue), ben al di sotto della media delle commissioni dei fondi a gestione attiva.
Il vantaggio di questo strumento è inoltre che permette di diversificare in automatico tra decine di settori: materie prime, finanza, immobiliare, telecomunicazioni, tecnologia, salute…
Nel frattempo continuerò a monitorare i mercati per trovare buone aziende a prezzi scontati, e se dovesse capitare non esiterò ad aprire nuove posizioni. È importante ricordare che quando i mercati sono scettici bisogna comprare, vendere invece quando sono euforici. Voglio quindi approfittare di questo scetticismo per aggiungere azioni a prezzi buoni (per esempio l’ultimo acquisto effettuato su Electronic Arts è figlio proprio di questa logica oltre che di un’approfondita analisi sul titolo).
Non solo azioni però, un portafoglio davvero bilanciato deve avere anche materie prime e titoli di stato. Tuttavia queste operazioni penso d’iniziare a farle nei primi mesi del 2020, quando, teoricamente, saremo su nuovi massimi e l’euforia inizierà a serpeggiare pericolosamente tra i piccoli investitori.
A presto a tutti i pochi, ma buoni, lettori.