PAC o PIC? La risposta definitiva.

Meglio investire con un PAC (piano d’accumulo capitale) o con PIC (piano d’investimento di capitale)? In altre parole: meglio dilazionare l’investimento nel tempo o, nel caso si abbia una certa somma (eredità, TFR etc…) meglio investirla subito tutta?

La risposta che darò non piacerà a molti, sembrerà illogica e probabilmente sarà diversa da ciò che il vostro consulente vi ha consigliato di fare. Numeri alla mano la soluzione migliore è il PIC. Quindi, cari ereditieri, o fortunati vincitori del Superenalotto, se non volete avere guadagni nettamente inferiori, investite subito.

Quando il PAC potrebbe essere un bel pacco.

Ma come? Se ogni mese investo una certa somma non diminuisco il rischio di sbagliare timing, di entrare per esempio nel mercato subito primo di un crollo? Non è più intelligente, e meno rischioso, investire gradualmente?

Se pensate questo ringraziate le banche che, con un’abile narrativa, facendo leva sulla paura di perdere tutto, hanno riempito le proprie casse e limitato i vostri guadagni. Il PAC ha infatti spesso un costo e quindi è ovvio che ci siano persone disposte a promuoverlo. Ciò che le persone non considerano è che sottoscrivendo un PAC stanno, di fatto, facendo una scommessa sul mercato, stanno scommettendo sul fatto che scenderà per un po’. La verità è che nessuno sa come si comporteranno i mercati oggi, domani o tra 3 anni. Nessuno.

Facendo un PAC rischiereste di perdervi quelle poche giornate durante l’anno in cui gli indici realizzano la maggior parte dei guadagni. Matematica alla mano, è dimostrato che un PAC, rispetto a un PIC, non vi renderebbe più ricchi. Prima di spiegarvi il perché, vi riporto altri limiti piuttosto ovvi del PAC:

  • dopo un po’ di tempo, le quote che acquisti non incidono più di tanto sulla media del prezzo. Ipotizzando un PAC di 100€/mese, dopo 3 anni avremmo un capitale di 3600€ e un’ulteriore aggiunta di 100€ rappresenterebbe un aumento del 2.8%. Troppo poco per incidere sul prezzo medio delle quote già acquistate.
  • oltre ai costi ci sono oneri per uscite anticipate e spese amministrative

Ecco come vince il PIC.

Maciej Kowara e Paul Kaplan, di Morningstar, in questo video demoliscono la teoria secondo cui il PAC sarebbe meglio del PIC. I due analisti hanno fatto un interessante esperimento: hanno provato a vedere come si sarebbero comportati i due diversi metodi d’investimento nel mercato reale, dal 1926 in poi, per investimenti che andavano dai 2 mesi ai 10 anni. I risultati sono nettamente a vantaggio del PIC:

  • dopo 2 mesi d’investimento, il PAC ha performato meglio solo nel 38% dei casi
  • dopo 20 mesi d’investimento, il PAC ha performato meglio solo nel 22% dei casi
  • dopo 10 anni d’investimento, il PAC ha performato meglio solo nel 9% dei casi.

Per chi quindi intende investire sul lungo periodo è ovvio che il PAC è una scelta perdente. Anche perché, quella volta su 10 in cui ha performato meglio, ha fatto solo leggermente meglio.

Ma le sorprese non finiscono qui. Il PIC, strano ma vero, vince anche quando i soldi vengono investiti subito prima di un crollo. Torniamo indietro nel 2008 e investiamo 100.000€ pochi mesi prima che la grande bolla dei sub-prime esplodesse. 10 anni dopo avreste il 25% in più rispetto al PAC.

E se i soldi li aveste investiti subito dopo il crollo? Quello è il momento migliore per investire. Con un PIC avreste guadagnato quasi il doppio. Nella storia (1970) ci sono anche stati decenni in cui i mercati hanno faticato a ripartire dopo un crollo. Ebbene, anche in questo caso il PIC ha performato meglio di un buon 23%.

Il PAC statisticamente performa peggio del PIC e, inoltre, non riduce il rischio.

Conclusioni.

Avete ereditato? Avete venduto una casa o-maledetti fortunati-vinto dei soldi? Prendetene la maggior parte e investitela, lasciando lavorare i soldi per voi e senza badare a cosa faranno i mercati domani. Naturalmente deve essere una somma di cui sapete di non aver bisogno per i prossimi 6-12 mesi e, sopratutto, una somma che potete lasciar lì per 10/15 anni. Se in più ricevete questi soldi durante un sell-off dei mercati ancora meglio, è il momento migliore per iniziare a investire.

Il discorso naturalmente cambia per chi invece non può far altro che risparmiare un po’ di soldi ogni mese e investirli. In questo caso il PAC è una scelta forzata e può anzi aiutare a iniziare ad accumulare un piccolo tesoretto. Se non siete degli smanettoni e lasciate fare al vostro consulente accertatevi che, dopo un po’ di mesi e a parità di rata mensile, si avvii un nuovo PAC.

Fonti:

https://www.morningstar.ca/ca/news/197440/dollar-cost-averaging-vs-lump-sum-investing.aspxhttps://www.morningstar.ca/ca/news/197437/dollar-cost-averaging-doesnt-work.aspxhttps://ofdollarsanddata.com/dollar-cost-averaging-vs-lump-sum/

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