Bitcoin: la calma prima della tempesta?

Quest’oggi parleremo meno di concetti fondamentali e più di questioni attuali di mercato, in particolare cerchiamo di capire come mai ritengo che sia ancora un buon momento per accumulare Bitcoin.

Premetto che a mio avviso ha sempre senso accumulare Bitcoin per la tecnologia in se, per quello che permette di fare e soprattutto per la libertà che offre di detenere valore in custodia personale (ne abbiamo parlato già in molti articoli). Detto ciò, oggi vorrei fare un breve ragionamento brutalmente sul prezzo di Bitcoin o più correttamente di quello che è attualmente il suo controvalore in dollari/euro e di come potrebbe, a mio avviso, accrescere in futuro (in particolare nei prossimi 2 anni).

La finanza tradizionale scende in campo

Come sappiamo ormai tutti BlackRock ha presentato alla SEC (Securities and Exchange Commission), l’equivalente dell’italiana CONSOB, la richiesta di approvazione del suo ETF sul prezzo spot di Bitcoin. È una notizia molto importante, non tanto perché sia nuova nel senso che in passato già in molti presentarono alla SEC domande di ETF spot e a dir la verità esistono già ETF sul prezzo spot di Bitcoin ma non in America, ma perché a farlo è il più grande asset manager del mondo. Blackrock, infatti, gestisce una cosa come quasi 10 mila miliardi di dollari e soprattutto la sua percentuale di approvazione di prodotti finanziari presentati alla SEC in passato è superiore al 99%. Altra cosa a cui prestare attenzione e` che mentre in passato la SEC quando ricevette richieste di approvazione su ETF Spot Bitcoin restava muta e disinteressata finche non le respingeva, questa volta pare essersi data da fare fin da subito analizzando quasi immediatamente la documentazione presentata dal colosso finanziario e dagli altri gestori segnalando i punti in cui la documentazione andava integrata. Nemmeno il tempo di farlo e pochi giorni dopo tutti coloro che avevano fatto domanda l’hanno ripresentata con tutti i dovuti dettagli richiesti dall’ente regolatore. Questo si che è curioso: se la SEC volesse respingere nuovamente queste domande (un po per partito preso come fatto finora) perché disturbarsi ad analizzare la documentazione e chiedere ulteriori dettagli? 

Ciò detto, questi ragionamenti portano alla conclusione che l’ETF verrà approvato? Assolutamente no, ma fa ben sperare in tal senso. Oppure significa che Larry Fink e la sua Blackrock sono passati dal “Bitcoin è solo un indice della domanda di riciclaggio di denaro” nel 2017 al “Bitcoin potrebbe rivoluzionare la finanza” nel 2023 perché hanno ricevuto un inspirazione divina? No, semplicemente hanno fiutato l’affare: tantissimi clienti ci chiedono di poter investire in BTC -> non abbiamo un prodotto per loro, pero aspe`, tanti clienti vorrebbe dire tante commissioni che incasseremo -> presentiamo domanda alla SEC. 

Personalmente non mi sento particolarmente euforico o sorpreso, l’entrata in scena della finanza tradizionale in questo settore era abbastanza scontata. Grandi banche d’affari investono già nel settore crypto e supportano alcuni progetti da un bel po’. Se gli ETF spot verranno approvati sarà sicuramente positivo per tutti coloro che vogliono esposizione su Bitcoin ma non sanno come si fa. Arriverà presto il momento in cui anche le nostre banche inizieranno a metterci a disposizione prodotti di investimento su Bitcoin. Io resto comunque dell’idea che se si vuole investire su Bitcoin bisogna farlo acquistando realmente l’asset e detenerlo fisicamente in un proprio cold wallet.

Halving alle porte

Ogni 10 minuti la rete di Bitcoin emette nuovi Bitcoin. Per i primi quattro anni dell’esistenza dei Bitcoin, la quantità di Bitcoin emessa ogni 10 minuti era pari a 50BTC. Ogni quattro anni questo numero viene dimezzato. Il giorno in cui la quantità viene dimezzata si chiama appunto “halving”.

Nel 2012, la quantità di Bitcoin emessa ogni 10 minuti è scesa da 50 a 25 Bitcoin. Nel 2016, è passata da 25 a 12,5 BTC. Nel 2020 è passato da 12,5 a 6,25 e con il dimezzamento che avverrà intorno al 9 Aprile 2024 si passerà a 3,125 BTC. 

L’halving diminuisce la quantità di nuovi Bitcoin generati per blocco. Questo significa che l’offerta di nuovi Bitcoin è via via inferiore. Nei mercati normali, un’offerta inferiore con una richiesta stabile di solito porta a prezzi più alti. Dato che l’halving riduce l’offerta di nuovi Bitcoin, e la richiesta solitamente rimane costante, l’halving di solito precede le impennate più grandi di Bitcoin. Non è affatto certo che ciò si ripeta, ma fino ad oggi è sempre stato cosi.

Bitcoin sugli exchange ai minimi degli ultimi 5 anni

Solo l’11.5% della supply di Bitcoin è depositata su exchanges. Cosa significa? Significa che solo l’11.5% di tutti i Bitcoin esistenti sono disponibili sul mercato e quindi solo quelli possono essere comprati o venduti attualmente. Il prezzo di Bitcoin è basato puramente su domanda e offerta, in caso di impulso di domanda va da se che avremmo una cosiddetta supply shock in quanto l’offerta sarebbe molto scarsa e l unica conseguenza di ciò è l’impennata del prezzo. È così semplice? Si. 

In inglese si dice “the past does not repeat itself, but it often rhymes” e parliamoci chiaro, dato l’asset in questione, a chi non piacerebbe questo genere di rime?!

Conclusione

Col bear market probabilmente ormai alle spalle, ETF spot su Bitcoin in arrivo, halving in vista e pochi Bitcoin in circolazione come potrei non essere bullish sull’asset? Considerando che negli ultimi anni Bitcoin si è spesso comportato come l’azionario (seppur tecnicamente non c’entri nulla) aggiungiamo alla ricetta che probabilmente la FED nel prossimo futuro adotterà politiche economiche più accomodanti  visto e considerato che l’inflazione è in rapido calo e il mercato del lavoro pare essere molto solido e questa ricetta sembra proprio essere esplosiva. 

Ci tengo a fare in conclusione qualche disclaimer.

  • L’articolo non vuole in nessun modo essere un invito all’investimento ma solo un ragionamento ad alta voce su tematiche che mi appassionano. Non ho la sfera di cristallo, molte cose possono andare diversamente da quanto ho scritto e quindi invalidare lo scenario bullish appena descritto e far invecchiare molto male questo articolo. Questo è uno dei motivi per cui preferisco parlare dei fondamentali di bitcoin e non del suo prezzo.
  • In passato abbiamo mostrato il portafoglio crypto del blog che non contiene solo Btc. Perchè dunque sul blog parliamo quasi sempre solo di Bitcoin? Bhe, perchè nello mondo dei digital assets Bitcoin e` senza dubbio il più maturo, il caso d uso più reale ad oggi, conta solo lui + del 50% dell’intera capitalizzazione nel mondo crypto, e infine, se davvero siamo alle porte della prossima bull run di solito accade che prima Bitcoin prende “dominance” e si apprezza più rapidamente di tutti venendo seguito poi di riflesso da ethereum e da tutte le altre in una fase più avanzata della bull run. 

Diversamente dal solito questa tappa del viaggio non è stata particolarmente volta ad approfondire il valore intrinseco di bitcoin ma al suo possibile apprezzamento futuro in termini di prezzo. Prima di farsi prendere dalla smania di acquistare Bitcoin senza sapere nulla di questa tecnologia consiglio (per esperienza) di studiare, approfondire, farsi un’idea e infine acquistare e detenere il proprio capitale su un ledger offline e non su exchange. Non importa se si acquista perche si crede nella tecnologia o si vuole solo fare una giocata speculativa sperando che vada bene (capisco entrambe le scelte), ripeto allo sfinimento che cio che conta sono i fondamentali e non il prezzo perché se dovessimo mettere tecnologia e prezzo nello stesso grafico, la prima sarebbe una linea retta inclinata di 45 gradi che punta sempre verso l`alto, la seconda sarebbe un su e giu frenetico che a tendere dovrebbe seguire la prima. E’ proprio per evitarsi dolorosi mal di pancia dovuti a questa volatilità che consiglio di studiare bene prima e scegliere consapevolmente la propria strategia. 

Buon viaggio a tutti, ci vediamo alla prossima tappa!

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